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A proposito dei bilingui
Ernst von Glasersfeld

L'operare "paradigmatico" e quello "sintagmatico"
Ernesto Arturi

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Ernst von Glasersfeld
A proposito dei bilingui

 

Dato che sono cresciuto ed ho vissuto con più di una lingua, vorrei aggiungere (purtroppo con ritardo) una nota alla recensione di Ranci su WP 103.

Di bilingui c'è più di una specie. Mi pare che era Weinreich che nel suo saggio Languages in Contact (1953) lanciò i due termini compound (composto) e coordinate (coordinato) per due tipi di bilinguismo. Per il primo tipo, per esempio italiano/inglese, le parole cane e dog sono associate con praticamente lo stesso significato, perché il bilingue compound ha formato queste associazioni più o meno allo stesso tempo ed in base agli stessi costrutti esperienziali. In questo caso si può dire che per lui le parole cane e dog hanno non solo la stessa denotazione ma anche la stessa connotazione (associazioni secondarie ed emotive). In contrasto, il bilingue coordinato di solito ha imparato l'uso delle due parole in situazioni diverse, staccate nel tempo, e dunque in base ad esperienze diverse. Possiede due significati che, benché abbiano molto in comune, contengone delle differenze. Poi c'è un sottotipo del compound che si distingue per il fatto che ha imparato la seconda lingua a scuola ed ha quindi associato la parola straniera alla parola della prima lingua e non ad un costrutto in base alla propria esperienza.

Direi che questa tipologia dovrebbe essere pertinente nei tentative di localizzare capacità linguistiche nel cervello. Negli anni 70 c'era un nevrochirurgo nel Canada che si chiamava Harry Whitacker e che durante interventi operativi nei cervelli di bilingui inglese/francese faceva (sempre con il loro permesso) una serie di test linguistici. Trovava che lesioni in una specifica parte della testa di un paziente gli avevano impedito l'uso del francese, mentre in altri pazienti lesioni nello stesso posto non avevano quel effetto. Per l'uso dell'inglese trovava la stessa cosa: in diversi pazienti l'uso di questa lingua era impedito da lesioni in posti differenti. Mi sembra che questi risultati siano ben compatibili con il fatto che i pazienti canadesi erano bilingui coordinati e che i risultati sarebbero stati diversi con bilingui composti.

Come illustrazione, vorrei ricordare un'osservazione molto bella (cf. Diebold, 1966, p.11) che ho fatta anch'io. Riguarda l'uso dell parola friend negli Stati Uniti ed in Gran Britannia (e, direi, anche generalmente in Europa). Se a, b, c, ... sono persone incontrate dal soggetto N, si puo indicare il grado di intimità implicato dalle parole friend e acquaintance (conoscenza) con la distanza dal centro di due cerchi.

 

Il cerchio interno è quello degli amici, l'esterno è quello delle conoscenze. Chi ha imparato l'inglese in Inghilterra o in Irlanda si stupisce della quantità di amici che le sue conoscenze americane sembrano avere. Deve stare parecchio tempo negli Stati Uniti per capire che si tratta di una differenza semantica e non necessariamente di sentimento.

22 maggio 1999

 

Bibliografia:

Diebold, A.R.(1966) "The consequences of early bilingualism", in Cognitive development and personality formation, ERIC (Educational Resources Information Center, Washington), ED 020 491.

Notizie

Come ci si inventa di Heinz von Foerster e Ernst von Glasersfeld, già uscito in Germania per i tipi di Carl Auer, è in via di traduzione italiana per conto di Odradek, editore in Roma (http://www.eco-cooperazione/odradek). Costituirà il primo volume di una nuova collana dove è prevista anche la pubblicazione di opere di Vittorio Somenzi, Felice Accame, Marco Maria Sigiani e Carlo Sgarra.


Il costruttivismo radicale - Una via per conoscere ed apprendere di Ernst von Glasersfeld (Quaderno di Methodologia) verrà presentato nella trasmissione "Squilibri" di TMC2 (6 agosto ore 1, e, in replica, 9 agosto ore 16.15 e 10 agosto ore 18.50).


Su "Cartevive" (X, 2, giugno 1999), Felice Accame pubblica Quattro glosse alla recensione che Vailati dedicò - nel 1907, sulle pagine della "Rivista di Psicologia applicata alla Pedagogia ed alla Psicopatologia" diretta da Giulio Cesare Ferrari - a L'arte di persuadere di Giuseppe Prezzolini. Chi ne desiderasse copia (gratuita), può richiederla a Biblioteca Cantonale Lugano Archivio Prezzolini e Archivi di Cultura Contemporanea, via Carlo Cattaneo 6, CH - 6900 Lugano.

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